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Secondaria 2° grado
Quel profeta postmoderno: la nuova antologia di Ivan Illich
01/01/2012 (FACOLTATIVA)

A dieci anni dalla morte (2 dicembre 2002) si può parlare di attualità per Ivan Illich? “Il vocabolo crisi indica oggi il momento in cui medici, diplomatici, banchieri e tecnici sociali di vario genere prendono il sopravvento e vengono sospese le libertà. Come i malati, i Paesi diventano casi critici. Crisi, parola greca che in tutte le lingue moderne ha voluto dire 'scelta' o 'punto di svolta', ora sta a significare: 'Guidatore dacci dentro!'. Evoca cioè una minaccia sinistra, ma contenibile mediante un sovrappiù di denaro, di manodopera e di tecnica gestionale (…) La crisi come necessità di accelerare non solo mette più potenza a disposizione del conducente, e fa stringere ancora di più la cintura di sicurezza dei passeggeri; ma giustifica anche la rapina dello spazio, del tempo e delle risorse”. Scritte la bellezza di trentacinque anni fa, queste righe sembrano in realtà cronaca di questi giorni. Anche per questo la nuova antologia curata da Angelo Gaudio, per i tipi dell’Editrice La Scuola reca come titolo “Illich. Un profeta postmoderno” .Pensatore critico tra i più “necessari” del secolo scorso, straordinario intellettuale cosmopolita ,Ivan Illich si è formato come sacerdote cattolico in contatto con il circolo romano di Jacques Maritain. Attivo nell'apostolato tra i portoricani nordamericani e nella Chiesa latinoamericana, a cavallo del Concilio Vaticano II maturò progressivamente una radicale critica delle istituzioni. Educazione, medicina, economia, insieme alla consapevolezza della storicità delle istituzioni sociali, si coniugano in lui con una tensione utopica non priva di nostalgie premoderne. La sua opera, piena di suggestioni che hanno influenzato il dibattito culturale mondiale da Charles Taylor a Serge Latouche, si intreccia inoltre con autorevoli proposte storiografiche come quelle di Philippe Ariès, Michel Foucault e Paolo Prodi. Nell’antologia curata da Angelo Gaudio , preceduta da una penetrante introduzione , pagine di grande interesse sul mito dell’istruzione, la sfera educativa, l’università, e i migliori testi del pensatore che voleva “descolarizzare la società”.
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A cura di Angelo Gaudio
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